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Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l’asino

    Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l'asino

    C’era una volta un vecchio leone che per molti anni aveva governato la savana con il suo potere. Ma un giorno, l’età avanzata lo aveva indebolito e aveva perso il suo potere.

    Il cinghiale, il toro e l’asino, che un tempo erano stati oggetto di scherno e soprusi da parte del leone, si vendicarono per le vecchie offese inflitte loro.

    Il cinghiale si avvicinò al leone con i suoi denti micidiali e attacco il leone, il toro lo trafisse con le sue corna ostili e l’asino gli diede un calcio in fronte.

    Il leone, nell’agonia della morente, si rese conto del suo destino e pronunciò le sue ultime parole: “Ho sopportato con dignità che i forti mi insultassero, ma ora mi sembra di morire due volte.”

    La morale della storia è che anche i più potenti e dominanti possono diventare deboli e vulnerabili, e che non bisogna mai sottovalutare o maltrattare gli altri solo perché sembrano deboli o diversi da noi.

    Versione Originale

    Leo senex, aper, taurus e asino

    Quicumque amisit dignitatem pristinam,
    ignavis etiam iocus est in casu gravi.

    Defectus annis et desertus viribus
    leo cum iaceret spiritum extremum trahens,
    aper fulmineis ad eum venit dentibus
    et vindicavit ictu veterem iniuriam.

    Infestis taurus mox confodit cornibus
    hostile corpus. Asinus, ut vidit ferum
    impune laedi, calcibus frontem extudit.
    At ille exspirans: «Fortes indigne tuli
    mihi insultare: te, naturae dedecus,
    quod ferre cogor, certe bis videor mori».

    Traduzione Letterale in italiano

    Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l’asino

    Chiunque abbia perso la propria dignità
    è oggetto di scherno anche in situazioni difficili.

    Indebolito dall’età e privo di forze
    il leone mentre giaceva morente (esalando l’estremo respiro),
    il cinghiale gli si avvicinò con i denti micidiali
    e si vendicò per vecchie offese.

    Subito dopo, il toro trafisse il corpo del nemico (il leone)
    con le corna (ostili). L’asino, vedendo l’animale
    essere maltrattato, impunemente, gli diede un calcio in fronte (al leone).
    Mentre spirava (disse il leone riferendosi all’ asino): “Ho sopportato con dignità
    che i forti mi insultassero: per il fatto che sono costretto a sopportare te,
    vergogna della natura, mi sembra di morire due volte».

    Morale della favola

    Questa favola ci mostra come anche i più potenti possono diventare deboli e vulnerabili, e come gli avversari che una volta temevano possono diventare coloro che si approfittano della loro debolezza.

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