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La pecora, il cervo e il lupo

    La pecora, il cervo e il lupo

    C’era una volta una pecora, gentile e generosa, che viveva felice al pascolo. Un giorno, un cervo si avvicinò a lei e le chiese un po’ di grano per sfamarsi. La pecora non si tirò indietro e glieli diede volentieri. Ma il cervo chiese anche di poter avere il lupo come garante della sua buona fede.

    La pecora, che conosceva bene la natura del lupo, si preoccupò e gli chiese: “Ma se qualcosa dovesse andare storto, dove potrò cercarvi? Il lupo è abituato a rapire e fuggire sempre, tu a scappare dalla vista con rapido slancio”. Ma il cervo la tranquillizzò dicendo che sarebbe stato tutto a posto e che il lupo avrebbe garantito la sua buona fede.

    Così la pecora, convinta dalle parole del cervo, decise di dare il grano al cervo con il lupo come garante. Ma il lupo, che non era certo una creatura onesta, non tardò ad approfittare della situazione e prese il grano per sé, senza restituire nulla al cervo o alla pecora.

    Quando il cervo chiese conto al lupo, questi si dileguò nel bosco senza lasciare traccia. La pecora, che aveva previsto l’inganno, consolò il cervo dicendogli che non aveva avuto ragione di fidarsi del lupo e che era sempre meglio fare affidamento sulla propria saggezza e intuito.

    Da quel giorno in poi, la pecora e il cervo divennero amici e passarono le giornate al pascolo, senza mai più farsi ingannare dalle parole dei disonesti. E il lupo, da solo nel suo bosco, capì che la disonestà non avrebbe mai portato a nulla di buono.

    Versione Originale

    Ovis, cervus et lupus

    Fraudator homines cum advocat sponsore improbo,
    non rem expedire, sed mala videre expedit.

    Ovem rogabat cervus modium tritici
    lupo sponsore. At illa praemetuens dolum:
    «Rapere atque abire semper assuevit lupus,
    tu de conspectu fugere veloci impetu;
    ubi vos requiram, cum dies advenerit?»

    Traduzione Letterale in italiano

    La pecora, il cervo e il lupo

    Quando il truffatore invoca uomini disonesti come garanti,
    provvede non a risolvere la cosa ma a vedere il male.

    Il cervo chiedeva alla pecora un po’ di grano,
    con il lupo come garante. Ma ella (la pecora), temendo l’inganno:
    «Il lupo è abituato a rapire e fuggire sempre,
    tu a scappare dalla vista con rapido slancio;
    dove potrò cercarvi quando arriverà il giorno?»

    Morale della favola

    è importante essere prudenti e guardarsi dalle persone che potrebbero essere pericolose o ingannevoli.

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