C’era una volta un potente leone che aveva abbattuto un giovenco nella foresta. Mentre stava per godersi il suo pasto, arrivò un predatore astuto e disse: “Leone, posso avere una parte di questo giovenco?”
Il leone rispose: “Te la darei, se non fossi abituato a prenderla da solo!” E cacciò via il predatore con un ruggito potente.
Poco dopo, un viandante gentile e inoffensivo passò di lì. Quando vide il leone, si spaventò e indietreggiò, cercando di evitare il grande felino.
Il leone, notando il timore del viandante, disse gentilmente: “Non hai motivo di temere; vieni avanti con coraggio e prendi la parte che meriti per la tua discrezione.”
Il viandante, rassicurato dalle parole del leone, si avvicinò con cautela. Il leone divise la preda e disse: “Prendi ciò che ti spetta.” Poi si allontanò nella foresta, lasciando al viandante la sua parte.
Questa storia ci insegna che la gentilezza e la discrezione sono sempre ricompensate, mentre l’avidità e l’arroganza non portano a nulla di buono.
Versione Originale
Iuvencus, leo et praedator
Super iuvencum stabat deiectum leo.
Praedator intervenit partem postulans.
«Darem» inquit «nisi soleres per te sumere»
et improbum reiecit. Forte innoxius
viator est deductus in eundem locum
feroque viso rettulit retro pedem.
Cui placidus ille: «Non est quod timeas» ait;
«Et, quae debetur pars tuae modestiae,
audacter tolle». Tunc diviso tergore
silvas petivit, homini ut accessum daret.
Exemplum egregium prorsus et laudabile;
verum est aviditas dives et pauper pudor.
Traduzione Letterale in italiano
Il giovane toro, il leone e il predatore
Il leone stava al di sopra di un giovane toro ammazzato.
Un predatore si avvicinò chiedendo(ne) una parte.
(Il leone) disse: “(Te la) darei, se non fossi solito prenderla da te”
e respinse il malvagio.
Per caso, un innocente viandante passò nello stesso luogo
e, vedendo la fiera (il leone), indietreggiò.
Quello (il leone) gli disse tranquillamente: “Non hai nulla da temere”;
“E prendi coraggiosamente la parte che ti spetta per la tua discrezione”.
Quindi, diviso il dorso (la carcassa),
si diresse nel bosco per dare accesso all’uomo.
(Questo è) un esempio eccellente e degno di lode;
in realtà l’avidità è ricca e la modestia è povera.
Morale della favola
Questa storia ci insegna che essere gentili e discreti porta sempre a delle ricompense, mentre l’avidità e la prepotenza non conducono a nulla di positivo.