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Il falco e le colombe

    Il Falco e le Colombe

    C’era una volta un falco che, ogni volta che vedeva le colombe, desiderava catturarle. Le colombe, invece, vivevano in costante paura del falco e cercavano di evitarlo con la loro velocità.

    Un giorno, il falco ebbe un’idea malvagia. Decise di fingere di essere gentile e di offrire alle colombe una protezione dalle malvagità del mondo. Le colombe, ingenuamente, accettarono l’offerta del falco.

    Ma presto le cose cambiarono. Il falco iniziò a mangiare le colombe una dopo l’altra, senza pietà. Le colombe, nonostante avessero accettato la sua protezione, si ritrovarono in una situazione peggiore di prima.

    Un giorno, una colomba sopravvissuta decise di dire la verità alle altre. Spiegò loro che il falco era malvagio e che avevano fatto un grave errore ad affidarsi a lui. Le colombe si resero conto del loro errore e decisero di trovare un altro modo per proteggersi.

    Da quel giorno, le colombe impararono che è meglio affrontare le proprie paure e rischiare di essere catturate, piuttosto che affidarsi a un malvagio e trovarsi in una situazione ancora peggiore. E il falco, ormai solo e senza più prede, imparò la lezione che la malvagità non paga mai.

    Versione Originale

    Miluus et columbae

    Qui se committit homini tutandum improbo,
    auxilia dum requirit, exitium invenit.

    Columbae saepe cum fugissent miluum
    et celeritate pennae vitassent necem,
    consilium raptor vertit ad fallaciam
    et genus inerme tali decepit dolo:
    «Quare sollicitum potius aevum ducitis,
    quam regem me creatis icto foedere,
    qui vos ab omni tutas praestem iniuria?»

    Illae credentes tradunt sese miluo;
    qui regnum adeptus coepit vesci singulas
    et exercere imperium saevis unguibus.
    Tunc de reliquis una: «Merito plectimur».

    Traduzione Letterale in italiano

    Il falco e le colombe

    Chi si affida a un uomo malvagio per difendersi,
    mentre cerca aiuto, trova la rovina.

    Poiché le colombe spesso scappavano dal falco
    e con la velocità delle loro ali evitavano la morte,
    il rapace ricorse ad un raggiro
    e ingannò le povere colombe con questo trucco:
    “Perché conducete una vita di preoccupazioni,
    quando potreste farmi re a tal patto,
    che vi protegga da ogni malvagità?”

    Quelle (le colombe), credendo (alle sue parole), si arresero al nibbio;
    che, una volta ottenuto il potere, iniziò a mangiare ognuna di loro
    ed esercitare il suo dominio con artigli feroci.
    Allora una delle rimaste (disse): “Siamo giustamente punite”.

    Morale della favola

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