C’era una volta un cane fedele al suo padrone, che lo amava e lo proteggeva sempre. Una notte, un ladro tentò di ingannare il cane, mettendo del cibo davanti alla sua cuccia nella speranza di poterlo catturare. Ma il cane non si fece ingannare, capì subito che c’era qualcosa di strano e si rifiutò di mangiare quel pane.
Il ladro provò a convincerlo, dicendo che il pane era un regalo per lui, ma il cane non si lasciò abbindolare. “Non voglio il tuo pane”, disse il cane, “il mio compito è proteggere il mio padrone e la sua casa, non importa quanto siano piccole le ricompense. La mia fedeltà è al mio padrone, non a te”.
Il ladro capì che non avrebbe potuto superare la saggezza del cane e scappò via. Il cane tornò a dormire serenamente vicino alla cuccia del suo padrone, sapendo di aver fatto la cosa giusta. La sua fedeltà non aveva prezzo e non poteva essere corrotta da false promesse o doni.
E così, la lezione del cane fedele fu raccontata in tutto il villaggio: la vera fedeltà non può essere comprata o ingannata, ma deriva dal profondo del cuore.
Versione Originale
Canis fidelis
Repente liberalis stultis gratus est,
verum peritis irritos tendit dolos.
Nocturnus cum fur panem misisset cani,
obiecto temptans an cibo posset capi:
«Heus» inquit «linguam vis meam praecludere,
ne latrem pro re domini? Multum falleris.
Namque ista subita me iubet benignitas
vigilare, facias ne mea culpa lucrum».
Traduzione Letterale in italiano
Il cane fedele
(Chi si dimostra) improvvisamente generoso, si rende gradito agli stolti,
ma tende inganni vani agli accorti.
Un ladro di notte aveva messo un pane per il cane,
tentando di poterlo catturare lanciandogli il cibo:
“Ehi”, disse, “vuoi tapparmi la bocca (lingua),
perché non abbaio per il mio padrone? Ti sbagli di molto.
Infatti, questa improvvisa generosità mi ordina
di stare in guardia, affinché tu non faccia profitto per colpa mia”.
Morale della favola
Questa favola ci mostra come la fedeltà e la lealtà possono essere più importanti dei benefici temporanei e come gli individui devono essere attenti alle offerte troppo belle per essere vere.