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I cani domestici

    I cani domestici

    C’era una volta un gruppo di cani domestici che vivevano in una casa insieme ai loro padroni. Un giorno, passeggiando vicino al fiume, videro una pelle galleggiante che sembrava essere una prelibatezza. I cani si avvicinarono al fiume, felici all’idea di mangiare la prelibatezza, ma poi videro che era difficile raggiungerla perché galleggiava nel mezzo del fiume.

    Uno dei cani ebbe un’idea brillante: “Perché non bere tutta l’acqua del fiume per far scendere il livello dell’acqua e raggiungere così la pelle?”. Tutti i cani concordarono che fosse un’ottima idea e iniziarono subito a bere l’acqua del fiume.

    Ma non sapevano che quella non era una buona idea, perché mentre bevono tutta l’acqua del fiume, i cani si sentirono sempre più gonfi e pesanti, fino a quando non scoppiarono.

    Gli altri cani domestici, che avevano assistito alla scena, capirono che il piano non solo era stato stupido e inefficace, ma aveva anche portato alla rovina dei loro amici. Da allora, impararono che ogni azione deve essere ponderata attentamente e che le decisioni precipitose possono avere conseguenze molto negative.

    Versione Originale

    Canes familici

    Stultum consilium non modo effectu caret,
    sed ad perniciem quoque mortalis devocat.

    Corium depressum in fluvio viderunt canes.
    Id ut comesse extractum possent facilius,
    aquam coepere bibere: sed rupti prius
    periere, quam quod petierant contingerent.

    Traduzione Letterale in italiano

    I cani domestici

    Un piano sciocco non solo è privo di risultati,
    ma conduce anche alla rovina degli uomini.

    I cani videro una pelle galleggiante nel fiume
    per poterla mangiare più facilmente (una volta) estratta,
    cominciarono a bere l’acqua: ma morirono scoppiati
    prima di toccare quello che reclamavano.

    Morale della favola

    Questa favola ci insegna che un piano sciocco e mal considerato può portare a conseguenze negative e che a volte è meglio non agire che agire in modo impulsivo e senza riflettere. Inoltre, mostra come la sete di qualcosa può portare alla propria rovina.

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